Legni santi **IN PREPARAZIONE **

Alla scoperta di una straordinaria collezione privata di 300 statue di arte sacra.

CHF 28.00

ISBN: 978-88-8281-677-3

Carlo Bottini

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 **IN PREPARAZIONE **

La collezione Bottini
LEGNI SANTI
Un po’ di paradiso ad Agno

«Dall’idea e dal desiderio di avere la Santa protettrice della mia professione, dalla casuale lettura della «Legenda Aurea» di Jacopo da Varazze e dalla consultazione del «Dizionario dei soggetti e dei simboli nell’arte» di James Hall, è nata questa mia passione che ha contagiato anche moglie e figli.

Dopo più di 40 anni, ci siamo ritrovati con un considerevole numero di statue e dipinti (più di 300), numero che continua ad aumentare secondo le nostre possibilità e le occasioni che si presentano.

Questo capitale di bellezza e di tradizione che, contemplandolo, ispira e rasserena sia quale espressione artistica, sia quale manifestazione di fede, abbiamo pensato di condividerlo con una più ampia schiera di amici, di conoscenti e di eventuali interessati. Questo libro potrebbe infatti essere uno spunto per esplorare un mondo un po’ diverso da quello che stiamo vivendo.

Tutti, con un po’ di buona volontà e maggior bontà, potremmo divenire santi; anche io che, in vita, ad Agno, al mio paese, ho avuto la fortuna di stringere la mano a un Santo, Karol Wojtyla. Questo libro è un’idea per un buon regalo, come un profumo, come un vino buono, come un fiore!».

Formato 17 x 24 cm
Pagine con illustrazioni 248
Anno Pubblicazione 2025

nato il 1º maggio 1947, è stato medico dentista per 51 anni con studio proprio ad Agno, successivamente passa- to nelle mani del figlio. Marito di Claudia Stierlin, è papà di Claudio, dr. medico dentista, e di Annamaria, biologa. Sindaco del Borgo per 16 anni, granconsigliere per 8, presidente del Consiglio parrocchiale per 35, attivo a titolo di volontariato in società, consigli e fondazioni del nostro territorio, considera suoi capolavori il salvataggio di due rifugi da pastore in altura, l’uno in Val di Blenio, l’altro in Val Malvaglia, suoi eremi di serena riflessione e contemplazione. Ama la natura e tutto il creato in modo profondissimo, tanto da trascurare, forse troppo, le buone letture e le belle arti. Ama in- fatti camminare per monti e valli alla raccolta di mirtilli, funghi e castagne, ammirando piante e fiori, spiando cervi, camosci, galli forcelli, francolini, rapaci e trote nei torrenti. In lui, sull’uomo, sa- piens ha prevalso l’homo faber, l’uomo pratico e concreto pur rimanendo sempre un giovane sognatore. Alcuni suoi amici lo invidiano, o sorridono, per la sua fede. Tutta- via essa non è come quella di sua madre, cieca come la vecchiet- ta del Trilussa. La sua fede è a metà strada tra quella del Centurione romano del Vangelo e quella di Naaman il Siro dell’Antico Testamento.