Fine precoce del giovane D.S.

20,00 CHF
SKU: 742
Giuseppe Curonici
Anno
2018
ISBN
978-88-8281-475-5
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Primo classificato Premio internazionale di letteratura Città di Como 2019 nella sezione Opere dall'estero

Formato 12.5 x 21 cm, 152 pagine

“Una sera tardi, quasi a mezzanotte, D.S. chiamò il suo amico Camenir al telefono. Era sconvolto, qualcuno lo stava inseguendo, aveva immediato bisogno di tutto l’aiuto possibile.
– Mi sta capitando un disastro fuori da ogni previsione, un pericolo che non so contrastare.”

Daniele Sichem è l’ultimo discendente di una famiglia scampata alla shoah che sopravvive alla memoria dell’orrore sofferto conducendo una vita modesta a Como. Daniele è molto dotato negli studi, e diventa un economista di successo per una società finanziaria di Zurigo. Si rende presto conto, però, di essere stato coinvolto in qualcosa di più grande di lui.
Anche se la trama sembra quella di un poliziesco, la storia raccontata in questo libro inizia quattromila anni fa, l’epoca di Abramo, e arriva a oggi, nell’era della globalizzazione, del consumismo, del risveglio dell’intolleranza e dell’antisemitismo, perché «la vastità del tempo non separa ma unisce, ogni volta le cose sono già iniziate». Così i Quaderni neri di Heidegger e il contrabbando di armi fanno parte dello stesso scenario che vede Daniele nel ruolo di vittima predestinata.

Giuseppe Curonici, nato a Lugano nel 1934, ha conseguito il dottorato in Filosofia Teoretica a Milano. Viaggi di studio in Europa e alle sorgenti del Nilo. Ha insegnato a Lugano e Ascona; dal 1986 al 1999 direttore della Biblioteca Cantonale di Lugano (e Archivio Prezzolini). Ha pubblicato diversi scritti sull’arte contemporanea e numerose opere letterarie, fra cui i romanzi L’interruzione del Parsifal dopo il primo atto (2002, Premio Bagutta opera prima), Nell’isola distante (2004), L’incendio della montagna blu (2012), tutti per Interlinea, e la raccolta poetica La Maschera di Edipo Re (Ed. Alla chiara fonte, 2006).

Pietro Montorfani parla del romanzo su Azione, 8 ottobre 2018
Recensione di Roberto Falconi su Scuola Ticinese