Colomba Amstutz

20,00 CHF
SKU: 1076
AA.VV.
Anno
2022
ISBN
978-88-8281-633-9
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Formato 28 x 19 cm, 104 pagine con illustrazioni a colori

 

Nell’opera di Colomba Amstutz, di origini ticinesi, vissuta in Africa e in Italia, a Firenze, ed ora residente nel Canton Vallese, il muoversi tra paesi e culture è un elemento che ha lasciato una traccia significativa nell’opera.
Nelle sue incisioni, Colomba Amstutz illustra un mondo magico, in cui dal mare, dal cielo e dalla terra, caratterizzati da colori soffusi, affiorano protagonisti in cui si intrecciano la realtà, il mito e i sogni. A prima vista i colori tenui danno alle opere un’impressione leggiadra.
Ma presto ci si avvede che i personaggi (che hanno la fattezza di sagome o di ombre) hanno con l’ambiente un rapporto intrigante, qualche volta complicato. Le figure che si stagliano negli ambienti floreali ci sembrano corpi inseriti nel quadro, che in un certo qual modo mantengono un distacco da quanto c’è loro attorno. Questo aspetto è più evidente, se confrontiamo queste immagini con le incisioni dedicate al mare e ai nuotatori, dove invece le figure si muovono più armoniose e sinuose nelle acque, tra conchiglie, granchi e affascinanti meduse. Il rapporto non scontato con gli equilibri della natura è anche il tema delle opere dedicate ai continenti. Il gioco degli scacchi, con i sui cavalli, ci introduce in un tema ludico dove si intrecciano regole sicure, geometriche, reinterpretate dalla creatività e dalla fantasia del giocatore e dell’artista. Forse in questo punto possiamo innestare le opere dedicate al volo di Icaro, simbolo della sopravvalutazione imprudente delle proprie capacità, e le figure mitologiche, in parte uomo e in parte uccello oppure tigre, che ricordano sogni e tradizioni antiche.
Colomba Amstutz ci porta lungo il percorso di questa esposizione in un modo poetico, dove prevalgono toni soffusi, in cui tuttavia affiorano con determinazione tematiche gravi: l’esilio, il rapporto difficile con la natura, i giochi e i sogni che possono trasformarsi in immagini fantastiche ed inquietanti.

(Rodolfo Huber)