Diario d'aldiquà

22,00 CHF
SKU: 1104
Marco Fantuzzi
Anno
2023
ISBN
978-88-8281-655-1
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CH 1976

Formato 12.5 x 21 cm, 184 pagine con illustrazioni a colori

Nell’estate del 1989, scoppia in Svizzera lo scandalo delle schedature illegali, allestite a danno di migliaia di cittadini (900’000, secondo le cifre ufficiali), colpevoli unicamente di avere o professare idee non conformistiche e situate nella zona grigia dei delitti d’opinione. Tra quanti ne patirono le conseguenze, in vario modo e a diversi gradi di gravità, esemplare ed emblematico il caso di Berufsverbot, di cui era rimasto vittima un mancato collaboratore del Museo nazionale, di cui sono qui ripercorse le vicissitudini, attraverso la sua diretta testimonianza e grazie a documenti d’archivio ripresi in forma diaristica un po’ sui generis. Al di là dell’esperienza personale vissuta dal protagonista, la vicenda permette di rievocare il clima dominante in Svizzera negli anni bui della guerra fredda, quando anche il più insospettabile e innocente dei cittadini poteva vedersi compromettere una carriera o vedersi rovinata la vita per semplici delitti d’opinione del tipo qui evocato. Come in una qualsiasi dittatura…

MARCO FANTUZZI (Mendrisio 1946) ha insegnato per oltre vent’anni all’Università di Ginevra, pubblicando studi e ricerche di argomento letterario e storico-linguistico. In particolare: Meccanismi narrativi nel romanzo barocco (Padova, Antenore, 1975); Per una storia della lingua della stampa automobilistica italiana (Roma, Bulzoni, 1999). Esordio narrativo con Monte Rosa (Roma, Armando Curcio, 2014), seguito da altri due romanzi sul mondo della scuola: Graeca capta (Roma, Croce, 2015) e La moglie svizzera (Roma, Croce, 2016). Sono venuti in seguito Undicisettembre (Roma, Croce, 2017), Quando c’è l’amore, ovvero l’idraulico innamorato (Roma, Croce, 2019) e Commissario Pelagatti (Roma, Croce, 2022). Oltre a una breve raccolta poetica, Schegge di luce. Frammenti poetici 1997-1999 (Lugano, Alla chiara fonte, 2021), ha pubblicato un primo libro di memorie e riflessioni politiche: Diario d’aldilà. URSS 1976 (Locarno, Armando Dadò, 2020).