Il Collegio Papio di Ascona

30,00 CHF
SKU: 348
Lorenzo Planzi
Anno
2018
ISBN
978-88-8281-499-1
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Da Carlo Borromeo alla diocesi di Lugano

Presentazione di Pierre-Yves Fux
Prefazione di mons. Pier Giacomo Grampa

Formato 18 x 25 cm, 416 pagine con illustrazioni a colori

La storia parte sempre da luoghi concreti, nei quali è immersa la nostra vita. Quel luogo simbolico che rappresenta il Collegio Papio di Ascona, ponte culturale tra Svizzera e Santa Sede, ha reso possibile un itinerario di ricerca. Nella Città eterna affondano le radici del Collegio, con la vicenda dell’asconese Bartolomeo Papio, che fa fortuna a Roma nel Cinquecento, destinando il suo palazzo di Ascona alla creazione di un seminario. Il cardinale Carlo Borromeo fonda così, nel 1584, il Collegio Pontificio di Ascona. Il suo destino nei secoli è raccontato in questo libro, in un filo di drammaticità intensa, nei suoi diversi periodi: dalla fondazione della chiesa di Santa Maria della Misericordia nel Quattrocento all’arrivo dei primi studenti, dagli oblati milanesi alla secolarizzazione ottocentesca, dai salesiani italiani agli assunzionisti francesi, sino al periodo di abbandono durante la Prima guerra mondiale. Un’attenzione tutta speciale è dedicata al Novecento, contrassegnato dal periodo d’oro dei monaci benedettini di Einsiedeln ad Ascona, dal 1924 al 1964, e poi dal periodo diocesano, con i rettorati di don Aldo Lanini e don Mino Grampa. Ne emerge il ritratto di una passione totalizzante per l’educazione, in una storia sottile, intricata, avvincente, scolpita in un corpo a corpo tra il cielo e il mondo.

Nato a Locarno (Svizzera) nel 1984, Lorenzo Planzi è cresciuto a Minusio, frequentando il liceo al Collegio Papio di Ascona. All’Università di Friburgo ha conseguito il Master bilingue in storia e comunicazione, il Bachelor in teologia e il Dottorato in storia contemporanea. Membro dell’Istituto Svizzero di Roma nel 2017-18, è nel comitato di redazione della Revue suisse d’histoire religieuse et culturelle. Autore di sette libri di storia politica e religiosa, è attualmente ricercatore, per il Fondo nazionale svizzero, presso gli Archivi vaticani e la Pontificia Università Lateranense a Roma, incaricato di studiare i rapporti tra Svizzera e Santa Sede negli anni 1870-1920. Il suo primo libro, Luigi Sturzo e il Cantone Ticino (Dadò 2010), è stato presentato a Papa Francesco.