Le dita rosse e blu

20,00 CHF
SKU: 832
Cesare de Seta
ISBN
978-88-8281-442-7
Anno
2017
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La pittura di Hermann Hesse

Con un testo di Daniela Stroffolino

Formato 12.5 x 21 cm, 224 pagine con illustrazioni a colori

Della vita e delle opere di Hermann Hesse (1877-1962) si è scritto molto; meno conosciuta è l’attività pittorica dello scrittore premio Nobel nel 1946. Parallelamente alla scrittura Hesse agli esordi disegnò schizzi a matita, poi passò al colore e all’acquerello che divenne la sua espressione privilegiata. Non vi è però una diretta corrispondenza tra letteratura e pittura: per quanto nella parola Hesse si logora e si affatica, tanto nella pittura trova ristoro e pace, come prevede anche la terapia junghiana cui si sottopose. Benché autodidatta, è amico di molti pittori – Cuno Amiet, Jean Lurçat, Louis Moilliet, Marianne von Werefkin – che influiscono sul suo linguaggio artistico. I tre saggi che compongono questo volume ripercorrono il viaggio artistico di Hesse dal Nord al Sud – analogo per molti versi a quello di Goethe – alla ricerca di una natura incontaminata con la quale entrare in profonda comunione. Lo scrittore viaggia in Italia, affascinato dalla luce e dai colori, e nel Ticino si innamora di Casa Camuzzi – eletto a buen retiro – tema di alcuni fra i suoi più celebri testi e acquerelli.

Cesare de Seta storico dell’arte, è professore emerito dell’Università di Napoli Federico II, ha insegnato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales a Parigi e in altre sedi all’estero. Tra i molti volumi, alcuni tradotti in diverse lingue, si segnalano i più recenti Ritratti di città. Dal Rinascimento al secolo XVIII, Einaudi 2011, L’Italia nello specchio del Grand Tour, Rizzoli 2014, L’arte di viaggiare, Rizzoli 2016, Venezia e Moby Dick, Neri Pozza 2016; tra i romanzi Era di maggio (2010), La dimenticanza (1994), Terremoti (2003), finalista al Premio Strega, Quattro elementi (2007). Tra le ultime mostre che ha curato Imago Urbis Romae, Musei Capitolini, 2005 e L’immagine della città europea, Venezia, 2014. Collabora a «La Repubblica» e a «L’Espresso».