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A cura di Domenico Lucchini
Formato 20 x 26.5 cm, 108 pagine con illustrazioni a colori
Il CISA, fondato a Lugano nel 1992 da Pio Bordoni, quest’anno compie trent’anni. Nonostante il recente periodo critico in cui tutto sembra essersi fermato, e nonostante la situazione economica contingente che colpisce anche molte famiglie creando grande incertezza per il futuro, sono sempre di più i giovani convinti che si possa vivere lavorando con il cinema e la cultura.
Alimentare e difendere la creatività non è solo un diritto, ma anche un dover
di ciascuno, poiché si tratta di tutelare e investire sul processo dinamico e continuamente mutante del mondo, del nostro esserci e del nostro reinventarci con nuove idee, nuovi stili e, perché no, anche alimentando i sogni e le utopie. E i sogni hanno bisogno di palcoscenici. Hanno bisogno di qualcuno che li veda e che li ascolti. Gli adolescenti, gli artisti, i creativi, i nostri studenti sono spesso attori di questo importante sviluppo della nostra società.
Il CISA, oggi più di ieri, è una presenza viva e produttiva con la sua cinquantina di allievi, altrettanti docenti e la decina di membri dello staff capitanati dal direttore Domenico Lucchini che, per quindici anni, ha tenuto ben dritto il timone della scuola, prima a Lugano, poi nel contesto del PalaCinema a Locarno (che è diventata così città “educante”), ma navigando anche su territori più ampi, nazionali e internazionali.
Questo libro di fotografie, e i testi che le accompagnano, vuole ricordare la storia di questa benemerita istituzione, dando anche un piccolo contributo a quel “gran teatro del mondo”, come lo definiva Calderón de la Barca, proprio perché, come si dice, la fotografia “è lo specchio del mondo, oltre a essere lo specchio dell’anima”.
Dalla prefazione di Michele Dedidi, presidente CISA
